Chiesa della Madonna degli Angeli

Il complesso conventuale dei Cappuccini fu fondato dal Ministro Generale P. Girolamo da Polizzi e dal Ministro Provinciale P. Ludovico da Catania nel 1587, come attesta un atto del notaio Cataldo Caginula in Napoli del 1585, per volontà di Don Antonio De Aragona, Duca di Monte Alto e Conte di Collesano con il contributo economico del popolo.
La costruzione della chiesetta e del convento iniziò dopo aver scelto il sito idoneo scartandone altri due.

Il convento si presenta come un semplice edificio a tre livelli che si sviluppa perimetrando un chiostro.
Attaccata al convento, è la chiesa di Santa Maria degli Angeli, adesso conosciuta solo come dei Cappuccini.

Una volta l’edificio custodiva l’altare di Santa Maria dell’Odigitria, di cui portava il titolo; ma è anche testimoniato che nel 1650 la chiesa era sotto il titolo di San Leonardo.

Edificata quasi contemporaneamente al complesso conventuale, la chiesa fu ampliata nel 1747 per volontà di padre Giuseppe Lettore da Petralia.

All’interno la chiesa si presenta con una navata centrale e una laterale scandita da archi in direzione degli altari, con il coro sopra l’ingresso. La volta a botte è decorata con pitture con storie di Cristo.

L’altare maggiore conserva una tela rappresentante la Madonna degli Angeli con i santi Francesco, Caterina d’Alessandria, Maddalena e Chiara, dipinta nel 1609 da Ettore Cruzer. Il tabernacolo è una machina lignea riccamente ornata concepita come una complessa facciata architettonica barocca, opera del 1706 di Pietro Bencivinni e della sua scuola.

Altre opere:

  • Madonna col Bambino seduta tra nuvole, che si manifesta a San Francesco e a due monaci francescani
  • Scultura lignea raffigurante San Michele Arcangelo del XVIII attribuito a Filippo Quattrocchi
  • Altare di Maria Bambina con tele e statua in cera
  • La Peccatrice che asciuga i piedi a Cristo
  • Statua in cartapesta raffigurante San Francesco opera di Luigi Guachi del XX secolo
  • Tela con l’Adorazione dei Pastori
  • Altare del Crocifisso realizzato da un anonimo scultore palermitano con a destra figura dell’Hecce Homo, e a sinistra Cristo alla Colonna della scuola del Ragona del XVII sec
  • Tela raffigurante San Francesco che riceve le stigmate
  • Altare inaugurato nel 1936 in legno che custodisce la statua del Sacro Cuore di Gesù.
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