Sentiero geo – archeologico di San Miceli

La località S. Miceli, dove sono ancora presenti le rimanenze del monastero, sorge a pochi chilometri dalle due Petralie, e sulle sue rovine sono nati molti racconti.
Attraversato da un evidente contatto tettonico, il substrato affiorante è costituito da arenarie fini e peliti marnose, con potenti intercalazioni di quarzareniti a banchi conglomeratico-arenacei, indicati in letteratura come depositi del Flysch Numidico (Membro di Geraci).
L’età è riferibile all’Oligocene superiore – Miocene inferiore e muovendosi verso Est, in affioramento, è possibile scorgere argilliti siltose, livelli argilloso-arenacei con intercalazioni di megabrecce ed elementi carbonatici mesocenozoici (Argille di Portella Mandarini).
Facilmente raggiungibile attraverso il percorso forestale che si diparte dalla strada provinciale per Piano Battaglia, è comunque un luogo molto suggestivo da visitare che racconta del connubio roccia-uomo molto sviluppato nelle Madonie.

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